Un motore di ricerca per l’IoT

C’è molto interesse intorno alla cosiddetta Internet delle cose: l’idea di connettere alla Rete non più soltanto computer, tablet e telefonini, ma anche dispositivi di altro genere, come televisori, lavatrici, sensori di fumo, sistemi di sorveglianza e telecontrollo. Spesso, però, questi dispositivi non hanno le dotazioni di sicurezza necessarie contro le intrusioni.

Shodan è un motore di ricerca molto particolare dedicato a questi dispositivi che permette di verificare se i dispositivi (proprio o altrui) sono vulnerabili o perlomeno accessibili. I risultati non sono incoraggianti: non solo ci sono moltissimi dispositivi accessibili e “protetti” (si fa per dire) dalla password predefinita (tipicamente admin:admin), ma con le risorse di Shodan oggi è possibile esplorare tutta Internet in poche ore alla ricerca di questi dispositivi. Diversamente da quanto avveniva in passato, oggi non si può più fare affidamento sulla speranza di non essere trovati.

Attraverso il suo account twitter Dan Tentler pubblica le migliori qui, e c’è da sbellicarsi e rabbrividire, perché ci si trova di tutto: sistemi di controllo e sorveglianza di abitazioni, telecamere del CERN, impianti di condizionamento industriali, a schermate di monitoraggio di centrali idroelettriche italiane.

Link: shodan.io

Fonti e approfondimenti:

Scandagliare tutta Internet? Bastano poche ore

Trovare le chiavi sotto lo zerbino con Google

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