Occhio a quei due!

Dopo la parentesi politica Renato Soru (Tiscali) torna alla sua prima passione con due nuovi prodotti che a mio avviso sono da tenere d’occhio.

Indoona vuole essere a tutti gli effetti una applicazione che integra social, telefonia e video. Apparentemente è molte cose insieme: c’è un po’ Skype, un po’ Whatsapp, un po’ Ustream, un po’ di Twitter e un po’ di Viber. Di nuovo però ha la possibilità di condividere i video live.

Il servizio di live streaming si configura come una sorta di diretta. La nuova funzionalità è legata ad una applicazione chiamata Indoonacam, scaricabile dall’App Store e dal PlayStore e disponibile per smartphone Apple e Android. Per condividere i video in diretta è sufficiente installare Indoona 2.2, cliccare sul bottone “Live” per scaricare anche l’app Indoonacam (solo la prima volta), e successivamente è possibile condividere i propri video in streaming in qualsiasi momento.

Potenzialmente il servizio si configura come un network di trasmissione personale che sfrutta l’infrastruttura messa a disposizione da Tiscali. Difficile prevedere il successo di questa inziativa lanciata ufficialmente ad agosto ha raggiunto 1,2 milioni di utenti. Ma Soru il botto se lo aspetta con la versione 2.2 dell’applicazione. «Abbiamo aperto un ufficio negli Stati Uniti, a San Francisco proprio perché vogliamo essere dove i social network hanno più opportunità – ha raccontato Soru -. Ci credo e non voglio fissare scadenze troppo stringenti. Indoona può svilupparsi con tranquillità».

Più interessante e più ambizioso il motore di ricerca iStella. Soru lo definisce un progetto non globale per chi vuole raccontare l’Italia. L’algoritmo elaborato con l’expertise degli ex di Arianna ha già “in pancia” 3 miliardi di url e 180 terabytes di dati.

Vuole un essere un motore che sa trovare meglio di Google i link dell’Italia e degli italiani. Per questo Soru ha già stretto accordi con archivi, enti e istituzioni, dal Ministero dei beni culturali alla Treccani.

Tra le funzionalità più interessanti quella legate alle mappe. iStella usa le mappe di Nokia e quelle di archivi storici. Si può andare indietro nel tempo e osservare come è cambiato con gli anni il territorio italiano.

Il lancio ufficiale potrebbe avvenire nelle prossime settimane.

Sia per Indoona che per iStella in questa fase conterà, anzi sarà cruciale l’effetto rete. Strappare utenti a Facebook e Google non può però essere il banco di prova definitivo.

Se davvero esiste una italian way alle reti sociali e al digitale esisterà anche una qualche forma di dialetto tecnologico made in Italy. C’è chi la interpreta come una battaglia di retroguardia. Chi pochi anni fa pensava che internet fosse morta sotto i colpi delle app di pochi grandi, sorriderà di fronte alla sfida di Soru. Un assalto al cielo.

 

 

[Tratto da nòva24]

 

 

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